CAMBALACHE


Dalla finestra di una milonga fumosa tra Buenos Aires e la periferia di Milano si sentono le note di una piccola orchestra.
El Cambalache è una storia di tradimento e passione.
E poi.
Un uomo sulla cinquantina.
Un sigaro cubano.
Una donna bellissima.
Una lettera feroce. Un teatrino. Una confessione strappata invece del perdono. Un pugnale.
La perenne gara tra due amanti, che non tollerano lo stare vicini, ma che muoiono sentendosi lontani.

Il tango di Naila ci invita a non stare fermi. Ci dice di provare a farci vicini e a non rinunciare all'altro con la consapevolezza leggera di poterlo infine sempre toccare.

Lo spettacolo nasce come composizione di canzoni e musiche dalla tradizione del tango, che vanno dalla Sicilia all’ Argentina. La musica, il canto e la danza sono gli elementi portanti del racconto, attraverso i quali prende corpo e ispirazione la parola. La vicenda rievoca gli elementi significanti della cultura del tango: gelosia, passione, tradimento, riconciliazione e soprattutto rimpianto feroce per la vicinanza perduta.

Il racconto, insieme alla musica e alle parole, prende voce attraverso l’ immagine plastica della protagonista, che conduce con sapienza lo spettatore e la spettatrice in altri luoghi e in un’ altro tempo: dentro le vecchie milonghe di un locale dimenticato di Buenos Aires.


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