SOLDATO


Letture di Simona Zanini e Massimo Signori

Musiche di ØRA Quintet
Gabriele Rubino - Clarinetti
Øyvind Svendsen - Tromba, corno, melodica e flauti
Marco Lorenzi - Viola da gamba
Roberto Frassini Moneta - Contrabbasso
Alberto Zanini - Chitarra, effetti

“…da ogni parte che ho passato sun questo infame Isonzo ho visto delle brutte cose…”

Un soldato sulla scena legge alcune lettere scritte da soldati bresciani che combatterono la Grande Guerra. Storie di persone umili, che attraverso un linguaggio semplice e permeato di inflessioni dialettali, raccontano la lontananza dalla famiglia, la solitudine, la paura e le speranze della vita al fronte. Presenza costante nelle lettere è una Fede profonda. A Dio e alla Madonna si affidano i soldati, ignari del proprio destino. Una figura eterea e candida, come fosse la sua anima, risponde ad ogni lettera con un’elevazione letteraria sul dramma della guerra: da Slataper al Qoelèt, da Rebora a Rimbaud, da Tagore al Cantico dei Cantici, un volo lirico sopra le valli insanguinate dal conflitto con le più belle parole della letteratura sulla morte, sulla pace e sulla speranza.

Il compositore e trombettista norvegese Øyvind Svendesen, attraverso brani originali e arrangiamenti di canzoni popolari europee, illustra e dà ambientazione a questo spettacolo.

Gli scritti sono tratti dal libro “Isonzo infame. Soldati bresciani nella guerra ’15-’18” di Tullio Cavalli, 1988.





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